Legni

Mogano

Il mogano è un legno prezioso molto utilizzato nella costruzione di strumenti musicali, come chitarre, bassi e violini, grazie alle sue caratteristiche tonali e alla sua bellezza estetica.

Si tratta di un legno duro e resistente, con una colorazione che varia dal rosso al marrone scuro e venature distintive.

Proprietà Acustiche

  1. Calore e Profondità: il mogano è noto per produrre un suono caldo, ricco e profondo, con toni medi caldi che si adattano bene a stili musicali come il folk, il blues e il rock.
  2. Buona Articolazione: le chitarre costruite con mogano offrono una buona articolazione delle note, garantendo chiarezza e definizione a ogni nota suonata, ideale per strumenti solisti e arrangiamenti complessi.
  3. Buona Risposta dinamica: il mogano risponde bene alle variazioni di tocco del musicista, offrendo una vasta gamma dinamica che consente di esprimersi con facilità attraverso lo strumento.

Varietà Comuni

  1. Mogano Africano (Khaya): proviene dall’Africa ed è spesso utilizzato come alternativa più economica al mogano sudamericano, offrendo comunque un suono caldo e bilanciato.
  2. Mogano del Honduras: è considerato uno dei tipi più pregiati di mogano, noto per la sua bellezza, stabilità e suono ricco e profondo.
  3. Mogano Brasiliano: apprezzato per la sua bellezza e suono distintivo, è diventato sempre più raro a causa della deforestazione e delle restrizioni commerciali.

In sintesi, il mogano è un legno versatile e amato nella costruzione di strumenti musicali per le sue proprietà tonali e estetiche.

La capacità di produrre suoni caldi, ricchi e ben articolati lo rende una scelta popolare tra i costruttori di strumenti e i musicisti di tutto il mondo.

Acero

L’acero è un legno comunemente utilizzato nella costruzione di strumenti musicali, come chitarre, bassi e violini, per le sue qualità tonali e la sua bellezza estetica.

Si tratta di un legno duro, compatto, con pori molto piccoli, di colore molto chiaro con ottime caratteristiche meccaniche, acustiche ed estetiche, proveniente dall’America del Nord e dall’Europa.

Proprietà Acustiche

  1. Brillantezza e Luminosità: l’acero è noto per produrre un suono brillante, luminoso e ben definito. Le chitarre costruite con acero tendono a offrire toni chiari e nitidi che si adattano bene a generi musicali che richiedono un suono più brillante, come il jazz e il pop.
  2. Buona Definizione delle Note: l’acero offre una buona definizione delle note, garantendo che ogni nota suonata sia chiara e ben separata dalle altre. Questa caratteristica lo rende ideale per stili musicali che richiedono una grande precisione e chiarezza.
  3. Risposta Equilibrata: l’acero offre una risposta equilibrata su tutta la gamma di frequenze, garantendo una buona uniformità tonale e una suonabilità confortevole.

Varietà Comuni

  1. Acero Liscio: questa è la varietà più comune di acero utilizzata nella costruzione di strumenti musicali. È noto per la sua durezza e resistenza, nonché per il suono brillante e definito che produce.
  2. Acero Fiammato: questa varietà di acero presenta venature ondulate o “fiammate” che conferiscono un aspetto estremamente decorativo e unico al legno. L’acero fiammato è spesso utilizzato per pannelli decorativi e top di chitarre di alta gamma.

Pregi Estetici

  1. Vene Distintive: l’acero è noto per le sue venature distintive e belle, che possono variare da sottili linee a disegni più complessi come la fiamma, il “birdseye” ( occhiolinato ) e il “quilted”.
  2. Colorazione Chiara: la colorazione chiara dell’acero, che può variare da toni bianchi a marroni dorati, conferisce un aspetto luminoso ed elegante agli strumenti musicali costruiti con questo legno.

Complessivamente, l’acero è un legno versatile e amato nella costruzione di strumenti musicali per le sue qualità tonali brillanti, la buona definizione delle note e la sua bellezza estetica. La sua capacità di produrre suoni luminosi e ben definiti lo rende una scelta popolare tra i costruttori di strumenti e i musicisti che cercano un suono brillante e chiaro.

Ebano

L’ebano è un legno pregiato e molto ricercato nel mondo della liuteria e nella costruzione di strumenti musicali di alta qualità.

L’ebano è un legno duro, denso e di colore scuro, generalmente di tonalità nera o marrone scuro. Viene spesso utilizzato per realizzare parti di strumenti musicali come tastiere, ponti e dettagli decorativi, grazie alle sue caratteristiche estetiche e funzionali.

Proprietà Acustiche

  1. Trasmissione del Suono: l’ebano è noto per la sua capacità di trasmettere il suono in modo chiaro e preciso. Le tastiere degli strumenti realizzate in ebano possono offrire una risposta sonora brillante e definita.
  2. Resistenza alle vibrazioni indesiderate: l’ebano è un legno molto denso e duro, il che contribuisce a ridurre le vibrazioni indesiderate e a mantenere una maggiore stabilità nel suono degli strumenti che lo utilizzano.

Varietà Comuni

  1. Ebano Africano: è una varietà di ebano proveniente dall’Africa, particolarmente apprezzata per la sua densità e il suo colore scuro intenso. È spesso utilizzato per tastiere di strumenti ad arco e a corda.
  2. Ebano Macassar: Questa varietà di ebano ha venature distintive e un aspetto molto elegante. Viene spesso utilizzato per dettagli decorativi e per valorizzare esteticamente gli strumenti musicali.

Pregi Estetici

  1. Colore Scuro e Intenso: l’ebano è noto per il suo colore scuro e intenso, che conferisce agli strumenti un aspetto elegante e raffinato.
  2. Venature e Motivi Decorativi: alcune varietà di ebano, come l’ebano Macassar, presentano venature particolari e disegni decorativi che conferiscono agli strumenti un aspetto unico e di grande pregio estetico.

In sintesi, l’ebano è un legno pregiato e versatile utilizzato per le sue qualità acustiche e estetiche nella costruzione di strumenti musicali di alta qualità. La sua capacità di trasmettere il suono in modo chiaro e preciso, insieme al suo aspetto elegante e distintivo, lo rende una scelta ambita tra i liutai e i musicisti che cercano la massima qualità e prestazioni dagli strumenti musicali.

Palissandro

Il palissandro è un legno pregiato comunemente utilizzato nella costruzione di strumenti musicali di alta qualità, come chitarre, bassi e strumenti ad arco.

Il palissandro è un legno duro e pesante, caratterizzato da una colorazione che varia da tonalità marroni a rosse e viola scuro. È conosciuto per la sua bellezza, resistenza e capacità di produrre un suono ricco e caldo.

Proprietà Acustiche

  1. Suono Caldo e Ricco: il palissandro è noto per produrre un suono caldo, ricco di armonici e con una buona risposta nei bassi e nei medi. Questo lo rende ideale per strumenti solisti e per generi musicali che richiedono una grande profondità sonora.
  2. Buona Sostenibilità delle Note: il palissandro offre una buona sostenibilità delle note, cioè ogni nota suonata continua a risuonare a lungo nel tempo, contribuendo a una maggiore risonanza e ricchezza timbrica.

Varietà Comuni

  1. Palissandro Indiano: è una delle varietà più utilizzate nel mondo della liuteria. Caratterizzato da tonalità marroni e rossastre, il palissandro indiano offre un suono caldo e bilanciato ed un’ottima resa estetica.
  2. Palissandro Brasiliano: questa varietà di palissandro è nota per le sue tonalità rosse e viola scuro. È ampiamente utilizzata per la costruzione di chitarre di alta gamma per la sua bellezza e il suo suono distintivo.

Pregi Estetici

  1. Colori Ricchi e Variati: il palissandro presenta una gamma di colori ricchi, che variano da tonalità marroni a rosse e viola scuro, conferendo agli strumenti un aspetto elegante e sofisticato.
  2. Venature e Disegni Unici: il palissandro spesso presenta venature e disegni unici che aggiungono un tocco di bellezza e originalità agli strumenti musicali in cui è utilizzato.

In conclusione, il palissandro è un legno pregiato e versatile ampiamente utilizzato nella costruzione di strumenti musicali di alta qualità. La sua capacità di produrre un suono caldo e ricco, insieme alla sua bellezza estetica e alle varietà disponibili, lo rendono una scelta popolare tra i liutai e i musicisti che cercano prestazioni sonore superiori e un’estetica raffinata.

Scala - Diapason

La scala o diapason di una chitarra è la distanza tra il capotasto e le sellette del ponte. Questa misura rappresenta la lunghezza della parte vibrante delle corde.

La lunghezza della scala influisce su vari aspetti dello strumento, tra cui:

  1. Tensione delle corde: Una scala più lunga richiede una maggiore tensione per raggiungere la stessa nota, il che può rendere le corde più difficili da premere.
  2. Distanza tra i tasti: Con una scala più lunga, la distanza tra i tasti aumenta, influenzando la suonabilità.
  3. Timbro e sustain: Una scala più lunga tende a produrre un suono con maggiore sustain e un attacco più deciso.

Scala “Multiscala” o “Fanned fret”

La scala “multiscala” o “fanned fret” si riferisce a un design in cui i tasti non sono paralleli tra loro, ma disposti a ventaglio. Questo significa che la lunghezza della scala varia tra le corde: le corde più basse hanno una scala più lunga, mentre le corde più alte hanno una scala più corta.

Benefici della chitarra multiscala rispetto a una scala tradizionale:

  • Migliore intonazione: La variazione della lunghezza della scala permette di ottimizzare la tensione delle corde, migliorando l’intonazione su tutta la tastiera.
  • Stabilità dell’accordatura: Grazie alla tensione armonizzata delle corde, la chitarra mantiene meglio l’accordatura, riducendo il rischio di detuning.
  • Ergonomia: Il design a ventaglio può offrire una posizione più naturale per la mano, rendendo il suonare più confortevole e meno faticoso.
  • Versatilità tonale: La diversa lunghezza delle corde permette di ottenere un suono più ricco e variegato, particolarmente apprezzato in generi come il metal e il rock progressivo
Multiscala
Multiscala ponte fisso con selle singole

Tasti - Frets

I tasti sono le “barrette” metalliche che suddividono in piccole parti la tastiera e permettono alla corda di bloccarsi a seguito della pressione esercitata dal musicista, riducendone la lunghezza libera vibrante e, dunque, creando il suono.

La posizione dei tasti è il risultato di un calcolo logaritmico basato sulla lunghezza della “scala” scelta; il preciso posizionamento determina una precisa intonazione di ciascuna nota.

I tasti possono variare in forma e materiale.

Forma dei Tasti

  1. Tasti Jumbo: i tasti jumbo sono più grandi in altezza e larghezza rispetto ai tasti standard, offrono maggiore spazio tra le corde e il manico, facilitando il bending e la presa delle note. Sono spesso preferiti da chitarristi che suonano generi musicali come blues, rock e metal.
  2. Tasti medium: sono di dimensioni intermedie tra i tasti jumbo e i tasti vintage e risultano una scelta versatile che può adattarsi a diversi stili di suonare.
  3. Tasti vintage: sono più sottili e più bassi rispetto ai tasti jumbo e medium e possono offrire una sensazione più “vintage” e una migliore sensibilità tattile. La maggior parte delle chitarre elettriche ha tasti in metallo, di solito in lega di nichel-argento o acciaio inossidabile, sono durevoli, resistenti all’usura e offrono una superficie liscia sulla quale la corda si appoggia per generare la nota e può scorrere in senso trasversale alla tastiera per generare l’effetto del “bending”.

La scelta della forma dei tasti dipende spesso dalle preferenze personali del chitarrista, dallo stile musicale che suona e dalle sensazioni tattili che preferisce durante la suonata. Alcuni chitarristi preferiscono tasti più grandi e spaziati per facilitare il bending e la suonata veloce, mentre altri possono preferire tasti più sottili e bassi per una sensazione più “vintage” e una migliore sensibilità tattile.

Manici

I manici delle chitarre e dei bassi possono presentare diverse tipologie di sezione, forma e spessori, che influenzano il comfort, la suonabilità e il suono dello strumento.

Sezione trasversale: la sezione trasversale del manico può variare tra diverse forme, tra cui:

  1. Profilo a forma di “C”, che è una forma comune e confortevole che si adatta bene alla mano.
  2. Profilo a forma di “U”, che è più spesso e arrotondato rispetto al profilo a “C”.
  3. Profilo a forma di “V”, che presenta una forma più angolare e può offrire una presa più precisa.

Larghezza della tastiera: la larghezza della tastiera può variare tra diversi modelli di chitarre e bassi.  Alcuni strumenti possono avere tastiere più strette o più larghe a seconda dello stile e delle preferenze del musicista.

Spessore del manico: lo spessore del manico può variare notevolmente da uno strumento all’altro. Alcuni manici possono essere più sottili e veloci, mentre altri possono essere più spessi e offrire una maggiore sensazione di solidità e stabilità.

Radius

Il raggio di una tastiera della chitarra si riferisce alla curvatura della tastiera stessa, in una ipotetica sezione trasversale .

Le tastiere delle chitarre possono avere diverse curve, e il raggio misura il diametro del cerchio immaginario di cui la tastiera stessa sarebbe un arco. Questo parametro influenza la sensazione tattile della tastiera stessa e può influenzare il modo in cui le corde vengono suonate e piegate.

I raggi tipici per le tastiere di chitarra variano solitamente da 7,25 pollici a 20 pollici, con valori intermedi come 9,5 pollici e 12 pollici che sono piuttosto comuni.

Un raggio più piccolo significa una curvatura più pronunciata, mentre un raggio più grande significa una curvatura più piatta.

Dots - Riferimenti Segnatasti

I dots sui manici delle chitarre sono piccole incisioni o inserti posti lungo il lato o sulla parte superiore della tastiera della chitarra. Questi dots sono solitamente utilizzati come riferimenti visivi per aiutare i chitarristi a “navigare” sul manico durante l’esecuzione. Possono essere realizzati in vari materiali come madreperla, plastica, metallo o legno.

I dots sono posizionati in corrispondenza di determinate tasti, come ad esempio sul quinto, settimo, nono e dodicesimo. Questi punti di riferimento aiutano i chitarristi ad individuare rapidamente le diverse note e posizioni sul manico, facilitando così l’uso dello strumento durante le esibizioni e lo studio.

Inoltre, i dots possono variare in forma e dimensioni a seconda del costruttore della chitarra o del modello specifico. Alcuni chitarristi preferiscono anche personalizzare i loro dots con materiali vari come madreperla o abalone o intarsi in legno o resina; alcuni preferiscono associare anche un aspetto scenografico utilizzando dei LED colorati per design unici per rendere la propria chitarra più distintiva e personale.

Pickup

I pickup della chitarra sono dispositivi elettronici che trasformano le vibrazioni delle corde in segnali elettrici che possono essere amplificati e riprodotti attraverso un amplificatore. I pickup possono essere classificati in due categorie principali: pickup attivi e pickup passivi.

Pickup Passivi

Sono costituiti da un magnete avvolto da un filo di rame che genera un segnale elettrico quando le corde vibrano sopra di esso.

Non richiedono alimentazione esterna, poiché il segnale prodotto è trasmesso direttamente all’amplificatore.

Hanno un suono più caldo, più organico e più “vintage” rispetto ai pickup attivi.

Sono sensibili alla dinamica di suonata del chitarrista, reagendo alle variazioni di volume e intensità.

Pickup Attivi

Contengono un preamplificatore integrato che richiede alimentazione esterna, di solito tramite una batteria.

Il preamplificatore amplifica il segnale del pickup, migliorando la risposta in frequenza e riducendo il rumore di fondo.

Hanno un output più elevato rispetto ai pickup passivi, offrendo un suono più potente e definito.

Sono meno sensibili alla retroazione e possono essere più adatti per generi musicali ad alta distorsione come il metal.

In sintesi, la principale differenza tra i pickup attivi e passivi risiede nella presenza o assenza di un preamplificatore integrato. I pickup passivi offrono un suono più tradizionale e caldo, sensibile alla suonata del chitarrista, mentre i pickup attivi forniscono un output più potente, pulito e adatto a generi musicali più pesanti. La scelta tra pickup attivi e passivi dipenderà dal suono desiderato, dal genere musicale e dalle preferenze personali del chitarrista.

Meccaniche

Le meccaniche hanno la funzione di accordare e mantenere accordato lo strumento. Solitamente si trovano posizionate sulla “paletta”, a monte del capotasto fisso e possono essere “in linea” oppure “simmetriche”; esistono anche strumenti che non hanno la “paletta” ( detti “headless”): in questo caso l’accordatura avviene dalla parte opposta per mezzo di particolari ponti che hanno il sistema di accordatura integrato.

Esistono due principali categorie: tradizionali e autobloccanti.

Meccaniche Tradizionali - Non Autobloccanti

Sono quelle utilizzate sulla maggior parte delle chitarre.

Per stringere una corda, è necessario ruotare il pomolo della meccanica, previo avvolgimento particolare della corda sull’albero della meccanica, finché la corda non è tesa alla giusta tonalità.

Una volta che la corda è stata stretta, è importante farla aderire bene al capotasto per evitare che si srotoli e per mantenere l’accordatura stabile.

Meccaniche Autobloccanti

Le meccaniche autobloccanti hanno un meccanismo interno all’asse intorno al quale si avvolge la corda, che la blocca in posizione una volta inserita e stretta correttamente.

Per stringere una corda con meccaniche autobloccanti, è necessario inserire la corda attraverso il foro della meccanica e stringerla. Il meccanismo interno bloccherà la corda senza che sia necessario fare molti giri attorno all’asse

Le meccaniche autobloccanti offrono un’installazione più rapida delle corde e possono ridurre il rischio di sfilacciamento delle corde, tuttavia, potrebbero costituire una scelta più costosa rispetto alle meccaniche non autobloccanti.

In definitiva, la scelta tra meccaniche autobloccanti e non autobloccanti dipende dalle preferenze personali del chitarrista in termini di facilità d’uso, velocità di installazione e stabilità dell’accordatura.

Entrambi i tipi di meccaniche sono utilizzati su chitarre di alta qualità e possono offrire prestazioni eccellenti a seconda delle esigenze del musicista.

Ponte

Ci sono diverse tipologie di ponte per chitarra, ognuna con caratteristiche specifiche che influenzano il suono, la stabilità dell’accordatura e la capacità di eseguire effetti come il bending delle corde. Le tre principali tipologie di ponte per chitarra sono il ponte fisso ( tipo “Tune-o-matic”), il ponte fisso con selle singole ( meglio adatto per chitarre multiscala), il ponte tremolo e il ponte Floyd Rose.

Ponte Fisso

è un tipo di ponte che è fissato saldamente al corpo della chitarra e non permette il movimento delle corde per cambiare la tonalità.

Offre una maggiore stabilità dell’accordatura rispetto ai ponti tremolo, poiché le corde non possono essere tirate o spinte per cambiare la tonalità.

È ideale per chi preferisce una stabilità dell’accordatura costante senza la necessità di effetti come il tremolo.

Ponte fisso
Ponte fisso con pickup passivo
Ponte fisso a selle singole

Ponte Tremolo

Il ponte tremolo, o ponte vibrato, consente di abbassare la tonalità delle corde premendo la leva del tremolo.

Questo tipo di ponte aggiunge effetti sonori come il vibrato e il bending delle corde, tuttavia, può richiedere maggiore manutenzione per mantenere stabile l’accordatura a causa della tendenza delle corde a sfilacciarsi con l’uso del tremolo.

Ponte Floyd Rose

è un tipo di ponte tremolo avanzato che offre una maggiore stabilità dell’accordatura rispetto ai ponti tremolo tradizionali.

Include un sistema di bloccaggio delle corde al capotasto che mantiene le corde in posizione e previene lo scivolamento durante l’uso del tremolo.

È particolarmente popolare tra i chitarristi che eseguono effetti come il dive-bombing, in cui la leva del tremolo viene spinta verso il basso per abbassare rapidamente la tonalità delle corde.

Con questo tipo di ponte è possibile spingere la leva verso il corpo della chitarra, abbassando la tonalità ( come avviene con il ponte tremolo) ma è possibile anche tirare la leva in direzione contraria, creando un allungamento delle corde, dunque un aumento della tonalità.

Per questa caratteristica spesso viene chiamato anche “ponte basculante”.

I ponti tremolo e Floyd Rose, sono penalizzanti per chi, durante sessioni dal vivo, dovesse rompere una o più corde: infatti si creerebbe un disequilibrio tra la tensione delle corde e quella delle molle retrostanti a favore di quest’ultime, le quali farebbero abbassare il ponte in modo da rendere impossibile suonare lo strumento.

In conclusione, la scelta tra un ponte fisso, un ponte tremolo e un ponte Floyd Rose dipende dalle preferenze personali del chitarrista in termini di stabilità dell’accordatura, possibilità di eseguire effetti tremolo e facilità d’uso. Ognuno di questi tipi di ponte offre vantaggi e svantaggi diversi, e la scelta dipenderà dall’applicazione e dallo stile musicale del chitarrista.